Spezie: la saggezza di rimedi antichi

Spezie

La storia delle spezie

La storia delle spezie è affascinate e a tratti misteriosa, addirittura antecedente la scrittura.

Gli studiosi hanno scoperto che erano usate già in civiltà antichissime: i Cinesi conoscevano la cannella addirittura nel 3000 a.C. e gli antichi Egizi le usavano per il sacro rito dell’imbalsamazione.

Erano già note quasi cinquemila tipi di spezie, usate quotidianamente per i compiti più importanti:

nella tomba di Tutankhamen sono stati ritrovati molti tipi di spezie, e anche la Bibbia cita più volte il grande valore delle spezie come merci.

Mosè aveva unto l’Arca dell’ Alleanza con cannella e cassia, e il re Salomone ricevette dalla regina Saba come dono non solo gioielli e oro, ma anche preziose spezie.

I Fenici, famosi come mercanti e navigatori, erano anche famosi commercianti di spezie nel Mediterraneo.

Sia i Greci che i Romani seguivano rotte molto impegnative, intraprendevano viaggi che duravano anche anni, pur di assicurarsi spezie che poi usavano in medicina, profumeria, cosmesi e in cucina: pepe nero, coriandolo, chiodi di garofano, senape, anice e cannella erano le spezie più conosciute.

E’ stato forse il primo esempio di globalizzazione commerciale, la rotta delle spezie ha svolto un ruolo determinante nell’economia antica, tanto era importante.

Conosciuto come via delle spezie, era un itinerario che collegava il vecchio continente europeo all’India.

Persino l’impresa di Cristoforo Colombo, che nel 1492 partì alla ricerca di una via rapida e sicura per le Indie, fu supportata dagli Spagnoli anche per la possibilità di ricavarne nuove spezie da poter commerciare.

A cavallo tra quindicesimo e sedicesimo secolo il commercio delle spezie dall’Oriente rappresentava una fonte di ricchezza contesa da molte potenze.

Fu solo all’inizio del diciannovesimo secolo che, non avendo più alcun paese il monopolio esclusivo delle spezie, i prezzi iniziarono a scendere e la reperibilità ad aumentare.

Rimane il valore di questi antichi rimedi, tutt’ora usati in medicina ed apprezzati per molteplici proprietà benefiche.

Spezie

Conosciamo meglio alcune spezie….

Il termine deriva dal latino “species” che nel Medioevo prese a indicare merci o derrate provenienti dai commerci.

Un tempo le spezie erano le merci per eccellenza, preziose come l’oro e derivanti dal lontano Oriente.

Erano ottenute da radici, cortecce, semi e bacche, ed erano impiegate a scopo alimentare (per aromatizzare o conservare cibi) e anche a scopo medicinale in innumerevoli rimedi.

Le caratteristiche nutrizionali variano da spezia a spezia, ma essenzialmente ognuna è fonte di sali minerali, vitamine e sostanze antiossidanti.

Vediamo di conoscere meglio quelle contenute in Spezievis, integratore alimentare particolarmente apprezzato:

Zafferano

Lo zafferano è una spezia ottenuta dagli stigmi del Crocus sativum, pianta appartenente alla famiglia delle iridacee.

Già il noto medico persiano Avicenna (980-1037 d.C.), considerato il padre della medicina moderna, lo descrive nel suo Canone di Medicina elencandone le innumerevoli proprietà: antidepressive, antinfiammatorie, epatoprotettive.

E’ uno degli alimenti più ricchi di carotenoidi (crocevia, alfa-crocina, picrocrocina e safranale) che regalano il tipico colore giallo-oro, e vitamine A, B1 (tiamina) e B2 (riboflavina).

La polvere di zafferano è una vera e propria miniera di sostanze preziose: i suoi principi attivi regolano la produzione di alcuni neurotrasmettitori cerebrali responsabili del tono dell’umore; contrasta i radicali liberi; favorisce le funzioni digestive.

Utile in caso di stress e ansia.

Curcuma

Il principio attivo che dà il tipico colore giallo ocra al rizoma è la curcumina, dal quale dipendono le qualità benefiche che fanno della curcuma un potenziale alleato del benessere dell’organismo.

Sembra esercitare potenti effetti antinfiammatori che dipendono dalla sua capacità di controllare diverse molecole promotrici dell’infiammazione, alcuni fattori di crescita e i loro recettori, le protein chinasi e altri enzimi, le molecole coinvolte nei meccanismi di adesione cellulare e NF-kB, fattore di trascrizione fondamentale nell’infiammazione.

Potrebbe inoltre migliorare la resistenza all’insulina, processo collegato all’insorgenza di diabete e sindrome metabolica.

Cannella

Oltre alle proprietà antisettiche, battericide e disinfettanti, è importante ricordare che alcuni studi hanno riconosciuto a questa spezia un importante ruolo nel controllo del livello di glicemia del sangue.

Gli studi hanno messo anche in evidenza una riduzione dell’ipertensione e del peso corporeo con l’uso della cannella, che presenta inoltre una buona presenza di vitamina C, E, K, delle vitamine del gruppo B e di sali minerali come magnesio, calcio, ferro, potassio, fosforo, selenio e zinco.

Chiodi di garofano

I chiodi di garofano sono i boccioli dei fiori della pianta Syzygium aromatiche, che vengono essiccati e consumati come spezia.

Ricchi di antiossidanti, hanno proprietà epatoprotettive e antibatteriche.

Una curiosità: dato il loro effetto antinfiammatorio e antisettico, si consiglia di masticare chiodi di garofano in caso di mal di denti.

Zenzero

Lo zenzero, rizoma dello Zingiber officinale, è famoso da tempi antichi come rimedio naturale e veniva usato nelle medicine tradizionali (in particolare quella cinese) per le sue funzioni astringenti, espettoranti e carminative.

Note anche le sue proprietà digestive, antispasmodiche in caso di dolori mestruali, antinfiammatorie, antiemetiche.

Dal punto di vista nutrizionale è una fonte di molecole dall’azione antiossidante, di vitamine utili per il buon funzionamento del metabolismo, di potassio amico del cuore, di fosforo e calcio per la salute delle ossa.

Forse una delle spezie più conosciute, sostiene il benessere dell’organismo.

Pepe Nero

Da una particolare lavorazione dei frutti del Piper nigrum, pianta della famiglia delle Piperaceae originaria dell’India, si ottiene la spezia conosciuta con il nome di pepe nero.

Sembra che la piperina stimoli la produzione di endocrine nel cervello e che quindi agisca come un antidepressivo naturale.

Un effetto importante del pepe nero è anche quello di stimolare la termogenesi, che lo rende quindi un ottimo coadiuvante nelle diete dimagranti.

Favorisce digestione e metabolismo, stimolando la produzione di succhi gastrici; sconsigliato in caso di gastrite.

Riunire più spezie in un unico gesto quotidiano significa occuparsi del proprio benessere con il potere della natura, in un approccio olistico che si occupa della salute del corpo e della mente, dello stato psico fisico nel suo complesso.

Spezievis, integratore alimentare a base di zafferano, curcuma, cannella, chiodi di garofano e altre spezie, si propone di racchiudere in un unico prodotto numerosi benefici, giorno dopo giorno.

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